File:Canonization 2014-The Canonization of Saint John XXIII and ...

 

Molte le voci che si sono levate a dire "NO" a questo terribile sfruttamento del popolo congolese.
Tra coloro che osano alzare la voce, possiamo citare:
- Etienne Tshisekedi wa Mulumba, storico e carismatico oppositore dei regimi dittatoriali nella RDC, morto il 1 ° febbraio 2017 a Bruxelles e il cui corpo si trova ancora oggi a Bruxelles perché il governo attuale si rifiuta di organizzare i suoi funerali.

- La Chiesa Cattolica che si è impegnata cercando di trovare una via di uscita e ottenendo gli accordi del 31 dicembre 2016 tra il governo e diversi partiti politici. Sono state organizzate dai cattolici delle manifestazioni pacifiche per chiedere il rispetto della Costituzione ed organizzare le elezioni. Il cardinale Laurent Monsengwo non ha mancato di attaccare frontalmente il regime di Joseph Kabila, scrivendo il 2 gennaio 2018 che "le persone mediocri devono andarsene". E da notare che queste manifestazioni del 31 dicembre 2017, del 21 gennaio e del 25 febbraio hanno causato piu di 10 morti.

- L’Algerina Leila Zerrougui, rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite nella Repubblica Democratica del Congo e capo della Missione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per la Stabilizzazione della RDC (Monusco) pubblicamente e in via ufficiale non manca mai di richiedere l’intervento urgente della comunità internazionale per garantire la sicurezza delle popolazione congolese e afferma coraggiosamente che “ la RDC è diventata un "cimitero aperto";

- Papa Francesco non ha mai smesso di richiedere l’intervento della comunità internazionale per la Pace nella RDC invitando allo stesso tempo i cristiani di tutto il mondo e gli uomini di buona volontà a pregare per la Pace nella RDC (per esempio la giornata di preghiera e digiuno il 23 febbraio 2018 ).

- Il Segretario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Zeid Ra'ad Al Hussein, si è espresso lunedì 26 febbraio davanti al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, riunitosi a Ginevra, in Svizzera, in occasione della 37a sessione ordinaria in questi termini: “La RDC è un "macello di esseri umani".