Fonte: figyelo.hu 

Il Congo del Re Leopoldo II del Belgio (1885-1908)
Importante l'estrazione del caucciù (col mercato in espansione a causa della forte domanda di pneumatici a livello mondiale). Si scoprono e si estraggono in questo periodo anche rame, diamanti, oro ecc... Lo sfruttamento di questi minerali portò una enorme ricchezza a Re Leopoldo, il che gli consentì di estinguere i suoi debiti e di costruire molti edifici e palazzi a Bruxelles e Ostenda. La popolazione congolese fu in questo periodo sottoposta a numerosi e gravi abusi (lavori forzati, mutilazioni, torture e omicidi). A seguito delle denunce fatte su questa triste situazione, Re Leopoldo fu costretto a cedere la colonia (che era una sua proprietà privata) allo Stato belga.

Il Congo belga (1908-1960)
Nel 1908, il parlamento belga riprese la tutela del territorio ora chiamato Congo Belga. Si realizzò allora una colonizzazione più "classica". Venne istituito un Ministero delle Colonie, venne nominato un Governatore Generale residente, e continuò lo sfruttamento del paese, in particolare con la scoperta delle eccezionali risorse minerarie del Katanga. Il lavoro forzato nelle miniere continuò in varie forme fino alla seconda guerra mondiale (1939-1945).


La Prima Repubblica Democratica del Congo (1960-1965)
Fu questo un periodo segnato da divisioni regionali e conflitti interni, che ebbero un impatto notevole sullo sfruttamento dei minerali, poiché le popolazioni congolesi delle diverse zone in cui si trovano le miniere riven-dicarono i loro diritti rispetto agli altri abi-tanti del paese. Fu un periodo di conflitti in-terni sangui-nosi che lace-rarono il Con-go, e il paese colonizzatore (il Belgio) e altri Stati occidentali coinvolti in questi conflitti ne approfittarono per controllare lo sfruttamento dei minerali.


Il Congo del Presidente Mobutu: lo Zaire (1965-1997)
Fu un periodo di dittatura che durò 32 anni. La “zairianizzazione” ebbe un effetto molto rilevante sullo sfruttamento dei minerali, con il quale Mobutu riuscì ad accumulare una grande ricchezza. I ricavati delle vendite dei minerali non furono utilizzati nè per lo sviluppo nè per il benessere del popolo, perché furono trasferiti e depositati nei paradisi fiscali stranieri.
Grandi com-pagnie mine-rarie come GECAMINE (Katanga), MIBA (Kasaï), KILO MOTO (Ituri) andarono in bancarotta.

LAUREN-DÉSIRÉ KABILA
Il 17 maggio 1997, i soldati del-l'Alleanza delle Forze Democratiche per la Liberazione del Congo (AFDL) entrano trionfalmente a Kinshasa, la capitale dello Zaire, che sarà rapidamente ribattezzata Repubblica Democratica del Congo (RDC).
L'entrata dell'AFDL a Kinshasa mette fine a 32 anni di regime dittatoriale di Mobutu.

Obiettivi del movimento “Alleanza delle Forze Democratiche per la Liberazione del Congo” (AFDL):

• Riacquistare l'indipendenza politica ed economica;
• Trovare il nome originale del paese, la sua bandiera, il suo inno;
• Installare un programma di democratizzazione e dello sviluppo che dovrebbe coinvolgere
il popolo;
• Modalità di autosufficienza;
• Costruire un governo del popolo;
• Organizzare le entità amministrative di base;
• Raggiungere l'autosufficienza alimentare;
• Occuparsi dei giovani attraverso vari programmi;
• Formare nei congolesi un impegno patriottico e risvegliare in loro un senso di
responsabilità sociale.

Il 16 gennaio 2001, Laurent-Désiré Kabila fu assassinato nel suo ufficio.
Tra le ragioni del suo assassinio, possiamo ricordare:
- Disaccordi nella gestione del paese con quelli che lo hanno aiutato a mettere fine al regime dittatoriale di Mobutu;
- La non accettazione da parte di Lauren-Désiré Kabila degli accordi tra la RDC, le potenze occidentali e le multinazionali sullo sfruttamento dei minerali del Congo. Accordi che Kabila considerava come un crimine che metteva in gioco gli interessi della RDC.

In seguito a questo terribile assassinio, Joseph Kabila, figlio adottivo di Laurent-Désiré Kabila e d’origine ruandese, fu designato da alcune persone vicine al padre e complici nell’assassinio, come nuovo Presidente della Repubblica Democratica del Congo.
Da quel momento in poi, il paese tornerà alla dittatura e al terrore.

Il Congo di Joseph Kabila (2001-2018)
Questo periodo fu contrassegnato da due guerre chiamate "Guerre mondiali dell'Africa", in cui furono coinvolti otto paesi dell'Africa centrale e meridionale, molti gruppi armati e varie potenze straniere. I conflitti si concentrarono nelle aree minerarie, in particolare in quelle contenenti coltan, cobalto e oro. Nel 2004 terminò ufficialmente la guerra, ma non le cause che la avevano provocata. I gruppi armati continuarono ad essere attivi nelle aree minerarie, in particolare in quella del coltan a Kivu e nella provincia orientale. Gli interessi del governo, dei paesi stranieri, delle multinazionali, dei gruppi armati ecc. ruotavano intorno allo sfruttamento e al traffico illegale dei minerali. Fu un periodo in cui il sangue scorreva come l'acqua dal rubinetto e il numero esatto di vittime di questo disumano sfruttamento rimane tuttora sconosciuto.

Il Congo di Felix Tshisekedi Tshilombo (gennaio 2019-)
Questo è l'inizio di un'altra storia.
Attualmente non si può prevedere cosa, il futuro riserverà al popolo congolese.