Il 23 febbraio 2017, il Santo Padre, Papa Francesco, volle indire una giornata di digiuno e di preghiera per il Congo ed il Sudan, martoriati da guerre civili e sfruttamenti del territorio e della popolazione. Nel contempo la nostra comunità, su invito del delegato del Vescovo, responsabile dell'Ufficio diocesano Missioni, don Sergio Merlini, ci suggeriva di concentrare il nostro sguardo missionario verso tale zona del Sud del Mondo. Allora come un flash, balenò davanti a noi l'opportunità di consolidare un rapporto già esistente ai tempi di don Mario e che non si era mai interrotto con San Donato. Si, dai tempi di don Mario, inviato per la prima volta dall'Associazione Aiuto alla Chiesa che soffre, arrivò Padre Gregorio Mashala Bituakamba, originario della Repubblica Democratica del Congo (RDC) e appartenente alla Congregazione religiosa popolarmente denominata “Il boccone del Povero”.

Nell'ascoltare i racconti di Padre Gregorio sulle sofferenze del suo popolo e su quelli che sono i chiari segni di un colonialismo culturale e, soprattutto economico, da parte del mondo occidentale -attraverso i giochi dei vari super Governi e di grandi multinazionali -è nata l'iniziativa della nostra mostra. Essa si propone,con semplicità, di far risuonare un grido, il grido del popolo Congolese, e di contribuire a sensibilizzare noi, che più o meno consapevolmente,viviamo una vita comoda sulle spalle di altri popoli tenuti in condizioni di asservimento.
È composta di pannelli di grande formato, totem a sviluppo verticale con foto, testi, cartine, diagrammi e schemi che illustrano la geografia, la storia e l’attualità della RDC (Repubblica Democratica del Congo) e delle sue immense ricchezze e lo sfruttamento di queste.