Molti pensano che la piaga del lavoro minorile sia una realtà che interessa solo il campo di scarpe e palloni, invece è purtroppo sempre più impiegata anche nel mondo dell'hi-tech e nella produzione dei device elettronici.
La Repubblica democratica del Congo (Rdc) è sicuramente una delle regioni più sfruttate per l'estrazione del coltan e del cobalto (più della metà del totale della fornitura mondiale) e il 20% di questo elemento attualmente esportato è estratto da minatori artigianali nella regione del Katanga nella parte meridionale del paese.
Si tratta dunque di una parte molto significativa. Non a caso il numero di minatori artigianali in questa regione va dai 110 mila ai 150 mila. Secondo l'Unicef, nel 2014 circa 40.000 bambini lavoravano nelle miniere delle regioni meridionali della Repubblica Democratica del Congo, prevalentemente, nelle miniere di cobalto.

Come sono impiegati i bambini nel lavoro nelle miniere?

In primo luogo, i bambini, proprio perché pic-coli, sono utilizzati per intrufolarsi negli stretti cunicoli dei letti fluviali scavati da loro stessi a mani nude (circa dieci metri di profondità), mentre altri bambini e adolescenti stanno in superficie piegati in due tutto il giorno a lavare e spaccare le rocce ricche di minerale con una specie di martello, unico strumento a disposizione. Infine i minerali sono posti dentro dei sacchi che arrivano a pesare fino a 40 kg e trasportati per chilometri fino alla destinazione.

Quanto sono pagati?

I bambini che hanno raccolto, ordinato, lavato, frantumato e trasportato minerali sono pagati a peso, e arrivano a 1-2 euro il giorno. I turni di lavoro sono massacranti, e arrivano fino a 12 ore al giorno, ma ci sono ragazzi che raccontano di restarci anche molto più tempo, come Paul, orfano di 14 anni, che afferma: “Stavo anche 24 ore al giorno nel tunnel. Arrivavo la mattina e ne uscivo la mattina dopo”. Dato che non hanno la possibilità di verificare il reale peso dei sacchi, si devono fidare degli operatori che li pagano, e molti sono convinti che i bambini più piccoli sono pagati ancora meno degli adulti.

Quali sono le conseguenze?

I rischi per la salute sono molteplici, soprattutto causate dalle inesistenti misure di sicurezza.
I bambini sono costretti a scavare le miniere senza guanti né maschere, il contatto e l'inalazione del minerale può provocare rispettivamente dermatiti croniche e danni ai polmoni. Inoltre il trasporto dei carichi così pesanti possono a lungo andare provocare deformazioni ossee, e della struttura muscolare.
Spesso sono maltrattati e picchiati dalle guardie di sicurezza se oltrepassano i confini, e i frequenti crolli delle grotte artigianali causano centinaia di morti ogni anno. Oltre che in miniera, il lavoro si svolge anche a cielo aperto, indipendentemente dalle piogge e dalle temperature elevate.
In aggiunta a tutti questi problemi legati alla salute, dobbiamo contare che il più alto numero di bambini in età scolare non hanno mai avuto accesso all'istruzione. I piccoli minatori che vanno a scuola lavorano dopo l'orario delle lezioni e durante le festività, altri invece un'aula scolastica non l'hanno mai vista oppure l'hanno dovuta lasciare per le tasse scolastiche troppo alte che i genitori non riescono a sostenere. Il governo congolese prevede la gratuità e l'obbligo di educazione primaria per tutti i bambini, tuttavia le Ong denunciano che a causa degli scarsi finanziamenti la maggior parte della scuola è a carico dei genitori. La tassa varia dai 10 ai 30 euro il mese, più di quanto molti possono permettersi.